COMUNISTI A PAVIA - LA STORIA DI UNO E DI MOLTI (2) - PIETRO ARBASINI
Pietro, operaio della Necchi&Campiglio, ha 18 anni nel 1924 quando si iscrive al Partito comunista, sapendo di compiere una scelta che può costargli la vita.
Pietro Arbasini |
Sono passati tre anni dall'assassinio di Ferruccio Ghinaglia, primo segretario del PC pavese, e pochi mesi dall'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Pietro, nato a San Leonardo ( Pv) nel 1903, sarà tra coloro che tengono saldo il filo sottile dell'organizzazione comunista a Pavia, organizzerà incontri clandestini nelle campagne che metteranno in contatto vecchi e giovani militanti; conoscerà il carcere fascista nel 1925, continuerà la lotta, trasporterà sulla corriera che lo porta al lavoro la stampa clandestina antifascista, organizzerà i sabotaggi e gli scioperi.
Pietro, uomo mite e giusto, autodidatta continuerà tutta la vita a leggere e a studiare per imparare una parola di più del padrone, per liberare gli sfruttati dalla oppressione, per spiegare ai lavoratori la parola che si dice e si scrive : comunismo.
Segretario della FIOM nel 1945, consigliere comunale per il PCI eletto nell'aprile 1946, continuerà a lavorare in Necchi fino al 1950, quando verrà licenziato per la sua attività sindacale. ( fonte Clemente Ferrario le origini del partito comunista nel Pavese ed. riuniti )
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