mercoledì 20 gennaio 2021

PER NOI SOLO IL PARTITO CONTAVA

COMUNISTI A PAVIA - LA STORIA DI UNO E DI MOLTI (2) - PIETRO ARBASINI 

Pietro, operaio della Necchi&Campiglio, ha 18 anni nel 1924 quando si iscrive al Partito comunista, sapendo di compiere una scelta che può costargli la vita.
Pietro Arbasini
Sono passati tre anni dall'assassinio di Ferruccio Ghinaglia, primo segretario del PC pavese, e pochi mesi dall'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Pietro, nato a San Leonardo ( Pv) nel 1903, sarà tra coloro che tengono saldo il filo sottile dell'organizzazione comunista a Pavia, organizzerà incontri clandestini nelle campagne che metteranno in contatto vecchi e giovani militanti; conoscerà il carcere fascista nel 1925, continuerà la lotta, trasporterà sulla corriera che lo porta al lavoro la stampa clandestina antifascista, organizzerà i sabotaggi e gli scioperi. 
Pietro, uomo mite e giusto, autodidatta continuerà tutta la vita a leggere e a studiare per imparare una parola di più del padrone, per liberare gli sfruttati dalla oppressione, per spiegare ai lavoratori la parola che si dice e si scrive : comunismo. 
Segretario della FIOM nel 1945, consigliere comunale per il PCI eletto nell'aprile 1946, continuerà a lavorare in Necchi fino al 1950, quando verrà licenziato per la sua attività sindacale. ( fonte Clemente Ferrario le origini del partito comunista nel Pavese ed. riuniti )

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